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Aggiornamenti normativi
MIT: Subappalto - Corretta applicazione comma 11, art. 119 del D.lgs 36/2023
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 23/06/2025, n. 3538 ha risposto al seguente quesito: Con riferimento alle previsioni di cui all'art. 119, co. 11 del D.lgs 36/2023, si chiede di specificare se lo stesso trova applicazione anche per un solo caso dei tre previsti. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata La risposta al quesito è affermativa in quanto i presupposti previsti dall'art. 119 comma 11 del D.Lgs. n. 36/2023 per il pagamento diretto del subappaltatore e ai subcontraenti da parte della stazione appaltante non devono necessariamente sussistere tutti e tre contemporaneamente. Ed invero, la norma - per come formulata - dal momento che utilizza la disgiunzione "nei seguenti casi" e elenca le tre ipotesi in modo distinto con lettere separate, indica chiaramente che si tratta di presupposti alternativi e non cumulativi. Pertanto, ...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 23/06/2025, n. 3538 ha risposto al seguente quesito: Con riferimento alle previsioni di cui all'art. 119, co. 11 del D.lgs 36/2023, si chiede di specificare se lo stesso trova applicazione anche per un solo caso dei tre previsti. [[CASESTUDY]] Risposta aggiornata La risposta al quesito è affermativa in quanto i presupposti previsti dall'art. 119 comma 11 del D.Lgs. n. 36/2023 per il pagamento diretto del subappaltatore e ai subcontraenti da parte della stazione appaltante non devono necessariamente sussistere tutti e tre contemporaneamente. Ed invero, la norma - per come formulata - dal momento che utilizza la disgiunzione "nei seguenti casi" e elenca le tre ipotesi in modo distinto con lettere separate, indica chiaramente che si tratta di presupposti alternativi e non cumulativi. Pertanto, ...
Gestione in house servizio idrico: il controllo dei comuni deve essere incisivo e...
Gestione in house servizio idrico: il controllo dei comuni deve essere incisivo e non precario Maggiore controllo dei Comuni nei confronti della società regionale per l’affidamento in house del servizio idrico integrato, gestore dell’acquedotto regionale. E’ quanto ha indicato l'Autorità Nazionale Anticorruzione a una grande regione del Levante, chiedendo di valutare modifiche rilevanti allo statuto della società in house per mancanza di conformità alla disciplina, nazionale ed europea, in materia di in house providing, interpretata alla luce delle previsioni di cui al D.l. n. 153/2024 e alla L.R. n. 14/2024. [[CASESTUDY]] Lo ha stabilito con parere in funzione consultiva n. 32, approvato dal Consiglio dell’Autorità del 30 luglio 2025. “La partecipazione pulviscolare al capitale sociale, ...
Gestione in house servizio idrico: il controllo dei comuni deve essere incisivo e non precario Maggiore controllo dei Comuni nei confronti della società regionale per l’affidamento in house del servizio idrico integrato, gestore dell’acquedotto regionale. E’ quanto ha indicato l'Autorità Nazionale Anticorruzione a una grande regione del Levante, chiedendo di valutare modifiche rilevanti allo statuto della società in house per mancanza di conformità alla disciplina, nazionale ed europea, in materia di in house providing, interpretata alla luce delle previsioni di cui al D.l. n. 153/2024 e alla L.R. n. 14/2024. [[CASESTUDY]] Lo ha stabilito con parere in funzione consultiva n. 32, approvato dal Consiglio dell’Autorità del 30 luglio 2025. “La partecipazione pulviscolare al capitale sociale, ...
FOCUS: “Affidabilità e congruità dell’offerta: il TAR Campania ribadisce l’ampia...
La vicenda Con la sentenza n. 5969 del 25 agosto 2025 il TAR Campania ha rigettato il ricorso proposto da un concorrente contro l’aggiudicazione di una gara ponte indetta da un’azienda ospedaliera per il servizio di manutenzione di impianti e strutture del complesso ospedaliero. Il ricorrente aveva formulato tre ordini di censure: mancato possesso dei requisiti generali da parte dell’aggiudicataria per pregresse vicende penali, fiscali e contrattuali; illogicità nell’attribuzione dei punteggi tecnici da parte della Commissione; omessa attivazione della verifica di anomalia ai sensi dell’art. 110 del d.lgs. 36/2023. Il TAR ha ritenuto infondate tutte le censure. Di seguito saranno approfonditi, in particolare, i profili legati alla valutazione dei requisiti generali e alla verifica di anomalia. [[CASESTUDY]] Gravi illeciti professionali e ...
La vicenda Con la sentenza n. 5969 del 25 agosto 2025 il TAR Campania ha rigettato il ricorso proposto da un concorrente contro l’aggiudicazione di una gara ponte indetta da un’azienda ospedaliera per il servizio di manutenzione di impianti e strutture del complesso ospedaliero. Il ricorrente aveva formulato tre ordini di censure: mancato possesso dei requisiti generali da parte dell’aggiudicataria per pregresse vicende penali, fiscali e contrattuali; illogicità nell’attribuzione dei punteggi tecnici da parte della Commissione; omessa attivazione della verifica di anomalia ai sensi dell’art. 110 del d.lgs. 36/2023. Il TAR ha ritenuto infondate tutte le censure. Di seguito saranno approfonditi, in particolare, i profili legati alla valutazione dei requisiti generali e alla verifica di anomalia. [[CASESTUDY]] Gravi illeciti professionali e ...
Obbligatorio pubblicare i dati sugli incentivi percepiti dai dipendenti per funzioni...
Obbligatorio pubblicare i dati sugli incentivi percepiti dai dipendenti per funzioni tecniche Con parere anticorruzione approvato dal Consiglio dell’Autorità del 23 luglio 2025, Anac ha fornito chiarimenti in merito alla sussistenza (o meno) dell’obbligo di pubblicare i dati relativi agli incentivi per funzioni tecniche ricevuti dai dipendenti della stazione appaltante/ente concedente. Le amministrazioni sono tenute ad assolvere l’obbligo di pubblicare i dati sugli incentivi 2% percepiti dai dipendenti per funzioni tecniche all’interno della sezione Amministrazione trasparente. Nella tabella dovranno essere riportati: - l’indicazione in elenco (dei nomi) degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente (dirigente e non dirigente); - l’indicazione dell’oggetto, della durata dell’incarico e del compenso spettante per ogni incarico. Diventa, pertanto, poss...
Obbligatorio pubblicare i dati sugli incentivi percepiti dai dipendenti per funzioni tecniche Con parere anticorruzione approvato dal Consiglio dell’Autorità del 23 luglio 2025, Anac ha fornito chiarimenti in merito alla sussistenza (o meno) dell’obbligo di pubblicare i dati relativi agli incentivi per funzioni tecniche ricevuti dai dipendenti della stazione appaltante/ente concedente. Le amministrazioni sono tenute ad assolvere l’obbligo di pubblicare i dati sugli incentivi 2% percepiti dai dipendenti per funzioni tecniche all’interno della sezione Amministrazione trasparente. Nella tabella dovranno essere riportati: - l’indicazione in elenco (dei nomi) degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente (dirigente e non dirigente); - l’indicazione dell’oggetto, della durata dell’incarico e del compenso spettante per ogni incarico. Diventa, pertanto, poss...
FOCUS: “La nuova disciplina del partenariato pubblico-privato nel Codice dei contratti...
Premessa Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici, il legislatore ha inteso concentrare in un’unica disposizione norme che, nel d.lgs. n. 50/2016, risultavano sparse tra gli artt. 179-182. Tale scelta, oltre a razionalizzare la disciplina, ha introdotto rilevanti elementi innovativi, in linea con il diritto euro unitario e con l’orientamento dottrinale e giurisprudenziale maturato sul tema. La nuova nozione generale di PPP Il comma 1 del nuovo articolo 174 individua il partenariato pubblico-privato (PPP) come una operazione economica e non più come un contratto tipico. La definizione abbraccia sia il PPP contrattuale, sia il PPP istituzionale, quest’ultimo realizzato tramite la costituzione di un ente partecipato congiuntamente da pubblico e privato (comma 4), con rinvio al d.lgs. n. 175/2016 e ad altre discipline settoriali. L’accento sulla natura di...
Premessa Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici, il legislatore ha inteso concentrare in un’unica disposizione norme che, nel d.lgs. n. 50/2016, risultavano sparse tra gli artt. 179-182. Tale scelta, oltre a razionalizzare la disciplina, ha introdotto rilevanti elementi innovativi, in linea con il diritto euro unitario e con l’orientamento dottrinale e giurisprudenziale maturato sul tema. La nuova nozione generale di PPP Il comma 1 del nuovo articolo 174 individua il partenariato pubblico-privato (PPP) come una operazione economica e non più come un contratto tipico. La definizione abbraccia sia il PPP contrattuale, sia il PPP istituzionale, quest’ultimo realizzato tramite la costituzione di un ente partecipato congiuntamente da pubblico e privato (comma 4), con rinvio al d.lgs. n. 175/2016 e ad altre discipline settoriali. L’accento sulla natura di...
In una gara suddivisa in lotti ciascuno di essi assume veste autonoma per quanto...
In una gara avente a oggetto l’aggiudicazione di più lotti, ciascuno di essi assume veste autonoma per quanto attiene alla partecipazione dei concorrenti, e costituisce una procedura di gara autonoma e indipendente, che non subisce interferenze per effetto delle vicende che attengono agli altri lotti. Questo quanto ribadito da Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, 01/09/2025, n. 690: 2. Le descritte censure sono destituite di fondamento. 3. Come conferma quanto narrato in gravame, nell’ambito del ricorso di primo grado (pagina 5) le odierne appellanti si sono limitate a sostenere che la posizione della seconda classificata del lotto 4 della procedura di che trattasi era “meramente virtuale”, poiché il costo della manodopera indicato nella relativa offerta, rispetto a quello stimato dalla stazione appaltante, si caratterizzava per una percentuale di sc...
In una gara avente a oggetto l’aggiudicazione di più lotti, ciascuno di essi assume veste autonoma per quanto attiene alla partecipazione dei concorrenti, e costituisce una procedura di gara autonoma e indipendente, che non subisce interferenze per effetto delle vicende che attengono agli altri lotti. Questo quanto ribadito da Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, 01/09/2025, n. 690: 2. Le descritte censure sono destituite di fondamento. 3. Come conferma quanto narrato in gravame, nell’ambito del ricorso di primo grado (pagina 5) le odierne appellanti si sono limitate a sostenere che la posizione della seconda classificata del lotto 4 della procedura di che trattasi era “meramente virtuale”, poiché il costo della manodopera indicato nella relativa offerta, rispetto a quello stimato dalla stazione appaltante, si caratterizzava per una percentuale di sc...
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Inquadramento L’esclusione di un concorrente per illecito professionale non può avvenire in modo automatico. È questo il principio riaffermato dal Consiglio di Stato, Sez. V, con la sentenza 1° luglio 2025, n. 5679, che sottolinea la necessità di un contraddittorio effettivo prima di qualsiasi provvedimento espulsivo. L’impresa interessata deve essere messa nelle condizioni di spiegare la propria posizione e, soprattutto, di provare di avere adottato adeguate misure di self cleaning. La vicenda processuale Il caso trae origine da una gara pubblica finanziata con risorse del PNRR per l’ampliamento e l’adeguamento sismico di un edificio scolastico. Il TAR Calabria (sent. n. 1864/2024) aveva confermato l’esclusione di un operatore economico sulla base di pregresse condotte professionali ritenute gravi. In appello, il Consiglio di...
Inquadramento L’esclusione di un concorrente per illecito professionale non può avvenire in modo automatico. È questo il principio riaffermato dal Consiglio di Stato, Sez. V, con la sentenza 1° luglio 2025, n. 5679, che sottolinea la necessità di un contraddittorio effettivo prima di qualsiasi provvedimento espulsivo. L’impresa interessata deve essere messa nelle condizioni di spiegare la propria posizione e, soprattutto, di provare di avere adottato adeguate misure di self cleaning. La vicenda processuale Il caso trae origine da una gara pubblica finanziata con risorse del PNRR per l’ampliamento e l’adeguamento sismico di un edificio scolastico. Il TAR Calabria (sent. n. 1864/2024) aveva confermato l’esclusione di un operatore economico sulla base di pregresse condotte professionali ritenute gravi. In appello, il Consiglio di...
La mancata indicazione formale della natura di consorzio stabile non preclude di...
Nel respingere l’appello il Consiglio di Stato ribadisce il principio – di matrice giurisprudenziale – secondo cui la mancata indicazione formale della natura di consorzio stabile non preclude di per sé il riconoscimento di tale qualifica, ove in concreto ve ne siano i presupposti. Detto principio presuppone, per la sua pratica operatività, che la parte interessata fornisca riscontri precisi con cui dimostrare il suo reale operare (al di là del nomen utilizzato) come consorzio stabile. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 29/08/2025, n. 7134: Quanto al secondo profilo di censura, con il quale ci si duole del mancato riconoscimento, da parte del TAR, della natura (sostanziale, ancorché non formale) di Consorzio stabile di xxx, lo stesso è infondato per difetto di presupposti: in effetti il principio – di matrice giurisprudenziale – secondo c...
Nel respingere l’appello il Consiglio di Stato ribadisce il principio – di matrice giurisprudenziale – secondo cui la mancata indicazione formale della natura di consorzio stabile non preclude di per sé il riconoscimento di tale qualifica, ove in concreto ve ne siano i presupposti. Detto principio presuppone, per la sua pratica operatività, che la parte interessata fornisca riscontri precisi con cui dimostrare il suo reale operare (al di là del nomen utilizzato) come consorzio stabile. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Consiglio di Stato, Sez. V, 29/08/2025, n. 7134: Quanto al secondo profilo di censura, con il quale ci si duole del mancato riconoscimento, da parte del TAR, della natura (sostanziale, ancorché non formale) di Consorzio stabile di xxx, lo stesso è infondato per difetto di presupposti: in effetti il principio – di matrice giurisprudenziale – secondo c...
FOCUS: “Avvalimento e corretta applicazione dell’art. 104 del D.lgs. 36/2023:...
Con la sentenza 15 luglio 2025, n. 6202, la Sezione V del Consiglio di Stato ha affrontato nuovamente il tema dell’avvalimento, offrendo un’interpretazione rilevante in ordine all’applicazione dell’art. 104 del D.lgs. 36/2023. La decisione si colloca nella scia della giurisprudenza formatasi sotto il vigore del precedente Codice, ma conferma la tenuta sistematica delle disposizioni oggi vigenti. Il caso La vicenda trae origine dall’esclusione della società A, mandataria di un RTI, dalla gara europea telematica relativa ai servizi per i grandi eventi del Giubileo 2025. L’esclusione era stata disposta ai sensi dell’art. 90, comma 1, lett. d), D.lgs. 36/2023, in ragione di presunte irregolarità nei contratti di avvalimento presentati. Il TAR Lazio, con sentenza n. 6055/2025, aveva accolto il ricorso, annullando l’escl...
Con la sentenza 15 luglio 2025, n. 6202, la Sezione V del Consiglio di Stato ha affrontato nuovamente il tema dell’avvalimento, offrendo un’interpretazione rilevante in ordine all’applicazione dell’art. 104 del D.lgs. 36/2023. La decisione si colloca nella scia della giurisprudenza formatasi sotto il vigore del precedente Codice, ma conferma la tenuta sistematica delle disposizioni oggi vigenti. Il caso La vicenda trae origine dall’esclusione della società A, mandataria di un RTI, dalla gara europea telematica relativa ai servizi per i grandi eventi del Giubileo 2025. L’esclusione era stata disposta ai sensi dell’art. 90, comma 1, lett. d), D.lgs. 36/2023, in ragione di presunte irregolarità nei contratti di avvalimento presentati. Il TAR Lazio, con sentenza n. 6055/2025, aveva accolto il ricorso, annullando l’escl...
FOCUS: “Prime riflessioni sul Regolamento adottato con Delibera n. 334 del 30 luglio...
Premessa Con la Delibera n. 334 del 30 luglio 2025, l’ANAC ha adottato il Regolamento in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, ai sensi degli articoli 62 e 63 e dell’Allegato II.4 del D.lgs. 36/2023, come modificato dal D.lgs. 209/2024. Il nuovo quadro regolamentare si pone come tassello centrale del sistema di governance degli appalti pubblici, consolidando i criteri e le procedure già delineati nel Codice dei contratti pubblici e nei successivi atti di indirizzo dell’Autorità. Ambito di applicazione Il Regolamento stabilisce che la qualificazione è necessaria per l’affidamento e l’esecuzione: di lavori di importo superiore a 500.000 euro; di servizi e forniture oltre le soglie degli affidamenti diretti. Sono espressamente esclusi i soggetti non amministrazioni aggiudicatrici, i privati tenuti parzialmente all’applicazione...
Premessa Con la Delibera n. 334 del 30 luglio 2025, l’ANAC ha adottato il Regolamento in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, ai sensi degli articoli 62 e 63 e dell’Allegato II.4 del D.lgs. 36/2023, come modificato dal D.lgs. 209/2024. Il nuovo quadro regolamentare si pone come tassello centrale del sistema di governance degli appalti pubblici, consolidando i criteri e le procedure già delineati nel Codice dei contratti pubblici e nei successivi atti di indirizzo dell’Autorità. Ambito di applicazione Il Regolamento stabilisce che la qualificazione è necessaria per l’affidamento e l’esecuzione: di lavori di importo superiore a 500.000 euro; di servizi e forniture oltre le soglie degli affidamenti diretti. Sono espressamente esclusi i soggetti non amministrazioni aggiudicatrici, i privati tenuti parzialmente all’applicazione...
Il principio di equivalenza costituisce un principio a carattere etero-integrativo,...
Nell’accogliere il ricorso avverso l’esclusione il Tar Marche ricorda che il principio di equivalenza, introdotto in attuazione dell’art. 42 della direttiva 2014/24/UE, costituisce invero un principio a carattere etero-integrativo, in grado di trovare applicazione indipendentemente da espressi richiami negli atti di gara o da parte dei concorrenti, in tutte le fasi della procedura di evidenza pubblica. Questo quanto stabilito da Tar Marche, Sez. II, 27/08/2025, n. 649: 2. Primo e secondo motivo di ricorso possono trattarsi congiuntamente. 2.1. In via preliminare, deve respingersi l’eccezione di inammissibilità sollevata da parte resistente per tardiva impugnazione, quale clausola escludente, dei requisiti minimi specifici previsti dal capitolato descrittivo e prestazionale. Ciò di cui si discute con le doglianze in esame, infatti, è l’errata applicazione del criterio di equ...
Nell’accogliere il ricorso avverso l’esclusione il Tar Marche ricorda che il principio di equivalenza, introdotto in attuazione dell’art. 42 della direttiva 2014/24/UE, costituisce invero un principio a carattere etero-integrativo, in grado di trovare applicazione indipendentemente da espressi richiami negli atti di gara o da parte dei concorrenti, in tutte le fasi della procedura di evidenza pubblica. Questo quanto stabilito da Tar Marche, Sez. II, 27/08/2025, n. 649: 2. Primo e secondo motivo di ricorso possono trattarsi congiuntamente. 2.1. In via preliminare, deve respingersi l’eccezione di inammissibilità sollevata da parte resistente per tardiva impugnazione, quale clausola escludente, dei requisiti minimi specifici previsti dal capitolato descrittivo e prestazionale. Ciò di cui si discute con le doglianze in esame, infatti, è l’errata applicazione del criterio di equ...
E’ da ammettersi l’avvalimento premiale della certificazione della parità di...
Risulta evidente come sul piano interpretativo non vi siano argomenti di diritto positivo per escludere l’avvalimento premiale della certificazione della parità di genere, ferma restando la necessità che, trattandosi di un prestito di requisiti qualitativi di carattere organizzativo, è necessaria l’individuazione di un oggettivo prestito di risorse. Questo quanto ribadito da Consiglio di Stato, Sez. V, 26/08/2025, n. 7105: Il tema è inevitabilmente problematico con riguardo all’avvalimento premiale della certificazione della parità di genere (di cui all’art. 46-bis del d.lgs. n. 198 del 2006), questione sulla quale si sono registrate posizioni diversificate nella giurisprudenza di primo grado. La norma da ultimo indicata dispone che «a decorrere dal 1° luglio 2022 è istituita la certificazione della parità di genere al fine di attestare le politiche e le misure concret...
Risulta evidente come sul piano interpretativo non vi siano argomenti di diritto positivo per escludere l’avvalimento premiale della certificazione della parità di genere, ferma restando la necessità che, trattandosi di un prestito di requisiti qualitativi di carattere organizzativo, è necessaria l’individuazione di un oggettivo prestito di risorse. Questo quanto ribadito da Consiglio di Stato, Sez. V, 26/08/2025, n. 7105: Il tema è inevitabilmente problematico con riguardo all’avvalimento premiale della certificazione della parità di genere (di cui all’art. 46-bis del d.lgs. n. 198 del 2006), questione sulla quale si sono registrate posizioni diversificate nella giurisprudenza di primo grado. La norma da ultimo indicata dispone che «a decorrere dal 1° luglio 2022 è istituita la certificazione della parità di genere al fine di attestare le politiche e le misure concret...